Diga vecchia di Trieste: Un progetto iconico

Un'iniziativa visionaria ideata nel lontano 1999. Questa pagina mette in risalto le immagini suggestive di un progetto iconico, solo parzialmente realizzato che, seppur per un periodo limitato, ha dimostrato l'essenza di un'idea ambiziosa e il suo impatto potenziale sulla città.

LA STORIA

La storia dell'antico stabilimento, di cui qualche traccia rimane ancora nel nome, ci racconta che fu prima, all'inizio del '900, sede della Società austriaca di cannottieri "Eintracht", per poi diventare, dopo la prima guerra mondiale, demanio dello Stato.

Nel 1926 venne concessa la possibilità di realizzare uno stabilimento balneare battezzato con il nome di "Bagno alla Diga".

 

 

IL CONCEPT

Concepito nel 1999, il progetto di recupero e rifunzionalizzazione della Diga Vecchia di Trieste fu avviato nel 2007 per essere poi completato, nel primo lotto, nel 2012.

Nonostante non sia stato portato a termine nella sua interezza, rappresenta un esempio significativo di impegno verso progetti innovativi e di grande impatto. 

UNA SPIAGGIA A TRIESTE

La sabbia arriva da lontano, la passione per l'elioterapia è tutta locale. Servizi e facilities high tech completano l'offerta: aree personalizzate dotate di lettini, ombrelloni, capanni, servizio taxi boat, servizio bar e area “benessere”.

Questo è quello che intendeva rappresentare il progetto.

A differenza di altri progetti, la Diga Vecchia si distingue per la sua posizione unica in mezzo al mare, di fronte alle rive triestine, famose per ospitare la Barcolana ad ottobre.

Un punto strategico e di osservazione per i campi di regata. 

Questo punto strategico la rende cruciale sia per il centro città che per il vicino Porto Vecchio di Trieste, area che nei prossimi anni sarà oggetto di una delle più grandi riqualificazioni urbane in Europa, con un investimento stimato di circa un miliardo di euro.

UNO POTENZIALE ANCORA INESPRESSO

La Diga Vecchia rappresenta un'opportunità unica per Trieste, un collegamento tra il passato industriale del Porto Vecchio e il futuro della città.

 

Il progetto, pur incompleto, testimonia la visione nel creare spazi innovativi e funzionali, capaci di valorizzare il territorio e di attrarre investimenti. 

Rimangono da recuperare ulteriori manufatti localizzati sul sedime dei quasi 13.000 mq di superficie complessiva per un estensione di oltre 1.300 mt lineari.

 

Il primo lotto infatti ha recuperato solamente 612 mq di edifici storici con la riattivazione dello stabilimento balneare, del ristorante e dei servizi relativi. 

“LA PRUA”

Informale, attento alla moda e ricco di dettagli accattivanti. Trieste guardava e pensava al divertimento. La "Prua" è stata per un periodo il lounge bar piu’ suggestivo della città, dedicato a chi frequentava la spiaggia, per l’happy hour e per l’aperitivo serale.

"IL CASTELLETTO"

Da storico punto di riferimento per le navi che entravano in porto, a ristorante “a la carte”. Il Castelletto è il cuore della Diga Vecchia: Il luogo dove con maggiore enfasi il restauro conservativo ha consentito di ricordare tempi passati, guardando Trieste svilupparsi.

Il ristorante pensato per ogni occasione, pubblica e privata, con un moderno ed efficiente servizio di catering e banqueting pensato per i momenti importanti, e le Pubbliche relazioni.

"LO STORICO PONTONE URSUS"

La grù galleggiante, simbolo iconico dell'archeologia industriale triestina varata nel 1914 e attiva fino al 1994, utilizzata per sollevare carichi pesantissimi e per il recupero di relitti post-bellici, famosa anche per un episodio di "fuga" nel 2011, ed è ora un bene culturale in attesa di restauro, posizionamento e valorizzazione come attrazione turistica.

VISTA VERSO IL PORTO VECCHIO

 

 

 

 

VEDUTA VERSO MIRAMARE